Storia

Le Persone e il Territorio sono le nostre radici

Diamo credito al Territorio.

 

La storia della Banca di Cherasco è fortemente legata all'evoluzione del territorio e delle persone che lo abitano e lo rendono vivo.

Anni '60 e '70  

Istituzione della Cassa Rurale e Artigiana di Cherasco

La storia del Credito Cooperativo di Cherasco inizia nel settembre del 1962 quando 32 soci costituiscono la Cassa Rurale ed Artigiana di Cherasco versando 520.000 Lire come capitale sociale. L’attività bancaria vera e propria si realizza a partire dal 1° gennaio 1963 con un unico impiegato, all’interno di una stanza presa in affitto nella proprietà di uno dei Soci Fondatori a Roreto di Cherasco.

 

Nell’ottobre del 1970 la Cassa Rurale decide di abbandonare la storica stanza presa in affitto per trasferirsi all’interno dei locali acquistati a Roreto di Cherasco, in via Cuneo 14. È un passo importante per una piccola banca che sta cercando di imporsi sul mercato: un segnale di prosperità e di un buono stato di salute dell’azienda.

 

La crescita è sempre costante e ad oggi la Banca di Cherasco conta oltre 170 dipendenti. Inoltre, il rapporto ben radicato con il territorio ha consentito alla BCC di Cherasco di evolversi senza dover mai subire fusioni o acquisizioni da parte di Bcc di maggiori dimensioni, qualità questa ormai più unica che rara all’interno del mondo del Credito Cooperativo.

 

Anni ’80 e ’90

Nuova sede e prima espansione territoriale

Al compimento del 25° anno di attività, il 1° settembre 1987, l’originale Cassa Rurale ed Artigiana di Cherasco ha già raggiunto numeri di un certo rilievo con 60 miliardi di depositi, 15 dipendenti e circa 300 soci. Affermandosi nel panorama bancario cuneese.

 

Nel settembre 1989, la crescita costante della Banca e il conseguente aumento dei dipendenti, portano ad un nuovo trasferimento dei locali della Cassa Rurale, nell’attuale sede di via Bra 15 a Roreto di Cherasco.

 

Il 1° ottobre 1990 inizia l’espansione territoriale della Cassa Rurale ed Artigiana di Cherasco con l’apertura in successione della filiale di Cherasco, sita in via Vittorio Emanuele 48 (oggi in piazza Gina Lagorio 1); la prima filiale di Bra; la filiale di Marene; la filiale di Cavallermaggiore e la filiale di Cervere.

6 maggio 1996

Nasce la BCC di Cherasco

Tappa fondamentale nel percorso di crescita del nostro istituto bancario è il cambio di denominazione da Cassa Rurale ed Artigiana a Credito Cooperativo di Cherasco, avvenuto il 6 maggio 1996.

 

Con l’ingresso nel mondo cooperativo, la Bcc di Cherasco aumenta il proprio giro d’affari e continua l’espansione nella provincia di Cuneo. Aprono le filiali di Bra 2 (3 giugno 1996), Caramagna Piemonte (28 settembre 1998), Sommariva del Bosco (16 maggio 2000), Racconigi (10 settembre 2001), Murello (27 dicembre 2001) e Moretta (2 settembre 2002).

Anni 2000

L'espansione nel Torinese

Il 16 novembre 2002 l’Assemblea Straordinaria dei Soci modifica lo Statuto Sociale e approva l’istituzione della sede secondaria della Banca a Pinerolo. Inizia così l’espansione anche nei territori del Torinese.

 

Il via all’operatività bancaria viene dato il 12 febbraio 2003, lo stesso giorno in cui è inaugurata a Bra l’Agenzia 3. La diffusione in una nuova provincia non arresta quella nel cuneese che vede l’apertura delle filiali di Pocapaglia, Saluzzo e Fossano. Il 19 dicembre 2005 viene aperta la filiale di Cumiana, seconda nel territorio torinese.

 

Il 27 maggio 2006 l’Assemblea Straordinaria dei Soci modifica nuovamente lo Statuto Sociale approvando l’istituzione della seconda sede del torinese a Rivoli, importante avamposto per il previsto approdo nella città di Torino. L’apertura al pubblico avviene il 20 dicembre 2006, lo stesso giorno in cui è inaugurata anche la filiale di Centallo, infatti l’espansione nel territorio cuneese continua in parallelo a quella nel torinese.

 

Il 16 febbraio 2007, a Cuneo, aprono al pubblico i locali di Corso Nizza 15, alla presenza dell'allora sindaco Alberto Valmaggia, a testimoniare la vicinanza delle istituzioni politiche.


Il 2008 vede l'inaugurazione di due nuove filiali a Villafranca Piemonte e Cavour, rispettivamente la ventiduesima e la ventitreesima. 

19 giugno 2008

Fusione per incorporazione con la BCC Genovese

Il 23 aprile 2008, la di Banca d'Italia, emette l'autorizzazione a procedere ad un'operazione che ha tenuto impegnate le dirigenze della Bcc Cherasco e della Bcc Genovese per alcuni mesi.

 

Con l'approvazione da parte di entrambe le assemblee dei soci (quella cuneese il 24 maggio e quella genovese due giorni prima) la fusione diventa ufficiale giovedì 19 giugno 2008 con la firma da parte dei due presidenti, Alberto Bravo ed Ezio Mattosovich.

 

L'operatività bancaria ha inizio il lunedì successivo sotto la direzione di Sergio Panero, nominato responsabile delle sedi distaccate di Genova e Cogoleto. Con l'acquisizione dell'istituto ligure, oltre alle due agenzie, la Banca di Cherasco incrementa la propria compagine sociale superando così quota 6 mila Soci.

 

Il 2008 è segnato anche da un altro avvenimento importante che si realizza con l’inaugurazione della prima filiale nel capoluogo piemontese. Nel mese di novembre il Direttore Bottero inaugura la filiale di Torino in via Santa Teresa, alla presenza degli Assessori Michele Dell'Utri e Alessandro Altamura e del Presidente della Circoscrizione 1, Massimo Guerrini. Si tratta di un altro passo importante, compiuto di un momento di difficoltà economica: un segnale positivo per la clientela e un messaggio di solidità per il mercato.

Dal 2015 ad oggi

L'adesione al Gruppo di Cassa Centrale: nuovi obiettivi per il futuro

Nel giugno del 2015 il presidente Alberto Bravo presenta al Consiglio d'Amministrazione le proprie dimissioni per raggiunti limiti di età, lasciando il posto a Giovanni Claudio Olivero, nominato nuovo Presidente con decorrenza dal 12 giugno 2015.
Classe 1956, residente a Cherasco, il nuovo Presidente è commercialista dal 1988, uno dei titolari dello studio Olivero, Parodi, Covati e Associati di Torino, ed è membro del Cda della Banca di Cherasco dal 2011.


A luglio 2015 si verifica un altro cambio di vertice, il Direttore Generale Giovanni Bottero, avendo maturato i requisiti per la pensione, rassegna le proprie dimissioni al Consiglio d'Amministrazione: al suo posto, a partire dal 1° luglio, Pier Paolo Ravera.
Classe 1958, ragioniere, il nuovo Direttore Generale vanta un'esperienza di oltre 37 anni nel mondo del credito cooperativo e dal 2011 ricopre il ruolo di dirigente dell'Area Commerciale della Banca di Cherasco.


Nella primavera del 2016 Banca di Cherasco raggiunge un importante obiettivo: i 10.000 soci.


Il 30 aprile 2017, durante l’Assemblea sociale, i Soci di Banca di Cherasco approvano la decisione del Consiglio di Amministrazione di aderire al progetto della trentina Cassa Centrale Banca, una scelta resasi necessaria in seguito alla legge di riforma del Credito Cooperativo (n. 49/2016), che richiede ad ogni BCC l’adesione ad un “Gruppo bancario cooperativo” con il quale stipulare un patto di “coesione” che ne regoli i rapporti.
Oltre a Banca di Cherasco, tra le BCC del Nord Ovest, hanno sposato il progetto Cassa Centrale anche Bene Banca, Cra Boves, Banca di Caraglio, Bcc Casalgrasso e Sant’Albano Stura, Bcc Pianfei e Rocca de' Baldi e Bcc Valdostana.

 

Il 1° gennaio 2019 Banca di Cherasco entra operativamente a far parte del Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale.


L’obiettivo della riforma del Credito Cooperativo è ottenere un sistema più coeso ed efficiente, pur nell’autonomia delle singole banche. Il Nuovo Gruppo Bancario Cooperativo nasce dall’impegno di Cassa Centrale Banca e di molte Casse Rurali e Banche di Credito Cooperativo di tutta Italia. La volontà è continuare a valorizzare il territorio attraverso un’offerta attenta alle persone, secondo logiche di mutualità, condivisione e autonomia.

Nel corso 2022 cambia anche la Direzione di Banca di Cherasco: il Direttore Generale Marco Carelli è affiancato da Lorenzo Crida (Vice Direttore Generale Vicario) e Danilo Rivoira (Vide Direttore Generale). L'inizio di un nuovo capitolo di una storia che ha radici profonde e che guarda al futuro con ottimismo grazie allo "spirito cooperativo" che mette al centro della sua azione le persone, le relazioni, i territori e le comunità. Una Banca di Credito Cooperativo fondata sul bene comune.