BORSE DI STUDIO ALL'ESTERO: L'ESPERIENZA DI GIULIA

Viaggio in Irlanda, l'intervista a Giulia

Intercultura_Falco Giulia
15 ottobre 2021
#SIAMONOI | 

Anche per quest'anno Banca di Cherasco ha offerto una straordinaria possibilità ai giovani studenti figli dei Soci con una borsa di studio per programmi di quattro settimane all'estero con Intercultura.

 

Abbiamo intervistato Giulia che ha trascorso la sua esperienza in Irlanda.

 

 

Giulia, cosa ti è piaciuto di più della tua esperienza all’estero con Intercultura?

Dopo quattro settimane passate in Irlanda posso dire con certezza che la cosa che mi è piaciuta di più sono state le gite nei vari musei della capitale.

 

 

Come hai vissuto all’interno del college e in che modo sei stata accolta?

Per tutta la durata della mia permanenza ho alloggiato al “Griffith College”, a Dublino, e mi sono trovata straordinariamente bene sia per la grande autonomia che avevamo all’interno della struttura che per la calorosa accoglienza dello staff e degli insegnanti, che erano entusiasti di averci tra loro poiché siamo stati il loro primo gruppo di exchange students dopo circa due anni.

 

 

Quali corsi hai frequentato? La scuola è diversa da quella italiana?

Essendo un corso di sole quattro settimane non ho frequentato corsi specifici. Le lezioni duravano dalle 9 alle 12:30 con una pausa di venti minuti a metà mattinata. Durante le tre ore di lezione non solo perfezionavamo il nostro inglese attraverso lezioni che trattavano argomenti di vario genere (tra i quali la cultura irlandese), ma valorizzavamo anche il nostro bagaglio lessicale grazie a giochi interattivi e la redazione di un nostro blog personale che raccontava della nostra esperienza a Dublino, spesso svolto durante la seconda parte della mattinata.

 

Per quanto riguarda il metodo educativo e di insegnamento devo dire che è molto diverso da quello che io personalmente vivo in Italia: a Dublino gli insegnanti sono sempre stati molto comprensivi, amichevoli e addirittura premurosi nei nostri confronti; non esistendo i voti, ci comunicavano a voce il feedback del nostro lavoro spiegandoci cosa si potesse migliorare e congratulandosi per i nostri progressi.

 

Inoltre non avevamo libri di testo, per cui tutte le attività si svolgevano usando i nostri devices personali o quelli messi a disposizione dal college; in questo modo abbiamo familiarizzato molto con la tecnologia, cosa che in Italia non mi è stato possibile fare poiché spesso avere un computer di nuova generazione è considerato essere un lusso.

 

 

Consiglieresti questa esperienza ad un amico? Perché?

Nonostante le prime difficoltà che ho avuto nell'integrarmi in un ambiente così nuovo e lontano dalla mia realtà, ritengo che sia un’esperienza che tutti almeno una volta nella vita dovrebbero provare, non solo per l’opportunità di visitare un Paese straniero e immergersi a capofitto nella sua cultura, ma anche perché io in Irlanda ho avuto, come moltissimi altri exchange students, una profonda crescita personale: ho imparato a gestire meglio i miei problemi, a lavorare in gruppo, ad orientarmi in città straniere dove si parla una lingua diversa dalla mia e molto altro. Inoltre ho conosciuto persone fantastiche da tutto il mondo che porterò sempre nel mio cuore.

 

 

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