Intercultura 2019: l'esperienza di Chiara in Argentina

Intervista a Chiara, vincitrice della borsa di studio Alberto Bravo con Intercultura e Banca di Cherasco.

Pg. 23 Foto Chiara
30 dicembre 2019

La borsa di studio intestata all’ex Presidente Alberto Bravo, destinata ai figli dei dipendenti di Banca di Cherasco, è stata assegnata a Chiara che ha vissuto la sua esperienza in Argentina.

 

Cosa ti è piaciuto di più della tua esperienza all’estero con Intercultura?

 

Grazie a Intercultura ho avuto modo di conoscere una nuova nazione e ho imparato una nuova lingua. Intercultura, non solo mi ha permesso di vivere a 360 gradi nel Paese ospitante, ma anche di confrontarmi con ragazzi provenienti da tutto il mondo che, come me, sono partiti per questa esperienza. La cosa che mi è piaciuta di più è stata la scoperta dell’Argentina e fare la conoscenza di nuove persone.

 

Come hai vissuto con la nuova famiglia e in che modo sei stata accolta?

 

Sono stata molto fortunata con la mia "mamma ospitante", di origine italiana: mi sono trovata molto bene anche grazie alla vicinanza delle nostre culture. I miei genitori frequentavano settimanalmente un corso di italiano, al quale ho deciso di portare la mia testimonianza diretta. Valentina, la mia sorella ospitante, mi ha aiutato con l'apprendimento dello spagnolo e mi ha avvicinato progressivamente alla cultura argentina. Tutti quanti si sono impegnati tantissimo per farmi sentire sin da subito parte integrante e alla fine non ero considerata più loro ospite ma una di famiglia.

 

Quali corsi hai frequentato in Argentina? La scuola è diversa da quella italiana?

 

Ho frequentato una scuola bilingue italo-spagnolo al mattino e un corso intensivo di spagnolo al pomeriggio. Ho potuto riscontrare tantissime differenze con la scuola italiana: ogni mattina è consuetudine riunirsi nel cortile della scuola, cantare l'inno argentino e assistere al rito dell'alza bandiera. Il rapporto fra docenti e alunni è differente dal nostro: gli insegnanti sono amichevoli e partecipano in prima persona alle lezioni, stabilendo un rapporto alla pari con gli studenti. Vengono privilegiati i lavori di gruppo rispetto a quelli individuali, viene favorito lo studio a scuola (7 ore di lezione al giorno) rispetto a quello domestico e, a differenza dell'Italia, non si può non essere ammessi all'anno successivo. In caso di carenze scolastiche, vengono organizzati corsi di potenziamento mirati al recupero delle materie.

 

Ti sentiresti di consigliare questa esperienza ad un amico? Perché?

 

Mi sento di consigliare questa esperienza a tutti coloro che vogliono immergersi in un contesto completamente diverso da quello a cui siamo abituati a vivere: si parte pensando di apprendere soltanto una lingua o una cultura, ma si ritorna a casa con maggior consapevolezza di ciò che succede dall'altra parte del mondo perché lo si vive in prima persona. Intercultura ti permette di conoscere un Paese e di viverci per un determinato tempo più o meno lungo, diventando cittadino a tutti gli effetti.

 

 

Le iscrizioni per le borse di studio Intercultura 2020 sono aperte fino al 20 gennaio. Clicca qui per ulteriori informazioni!