Un'iniziativa solidale a favore della Casa di riposo di Cherasco
Presentati i “Certificati di deposito solidali” per sostenere la Casa di riposo
“Un’iniziativa solidale che coinvolge i nostri Soci e clienti non solo delle filiali di Cherasco, per sostenere in modo concreto la Casa di riposo del paese, aiutando così una struttura che è un punto di riferimento importante per tutta la comunità”. Spiega così il Presidente di Banca di Cherasco Giovanni Claudio Olivero: fino a fine anno sarà possibile per i Soci e clienti dell’Istituto di Credito Cooperativo sostenere l’Ospedale di Cherasco (come i cheraschesi chiamano la Casa di riposo) attraverso “Certificati di deposito solidali”: significa che lo 0,5% di quanto raccolto grazie a queste sottoscrizioni, solo per il primo anno, sarà destinato a sostenere una parte dei lavori di ammodernamento della grande struttura.
I Certificati di deposito sono uno strumento di investimento versatile, svincolabile in ogni momento. Con questa iniziativa Soci e clienti di una qualsiasi delle 26 filiali, oltre a tutelare i propri risparmi in un momento di turbolenze planetarie, potranno anche aiutare la Casa di risposo.
La Rsa (che è stata un ospedale fin dal medioevo) ha 121 ospiti, di cui 72 in convenzione con la Regione Piemonte; si occupa di assistenza sanitaria e attività psico-motoria, con fisioterapisti ed educatori professionali. La struttura è organizzata in 5 nuclei, in base all’intensità delle prestazioni e le necessità.
Grazie al contributo di Soci e clienti si darà un aiuto concreto per le spese del grande intervento che riguarda un intero reparto (il Reparto Rosso) per un totale di 30 posti letto dislocati su tre piani e del refettorio con la realizzazione di un impianto di condizionamento; inoltre, nel seminterrato, sorgerà una sala per la formazione del personale. La Casa di riposo conta 68 dipendenti diretti (oss, infermieri, personale amministrativo) e 10 collaboratori esterni.
Arturo Cavallo è il Presidente della struttura convenzionata: “L’obiettivo è migliorare la qualità del servizio che vogliamo rendere ai nostri ospiti, in linea con lo spirito che guida tutte le attività della nostra struttura. Nel 2023 era stata organizzata a palazzo Salmatoris la mostra Cherasco Solidarietà per raccontare sette secoli di storia caritatevole di una comunità curante, ovvero l’aiuto offerto ai più deboli e ai più poveri. Dal primo hospitalis, di cui si ha notizia nel Trecento, all’assistenza offerta dal volontariato ai giorni nostri: la collaborazione tra l’Ospedale e la Banca di Cherasco è una rivisitazione di quello spirito caritatevole, aggiornata ai nostri tempi”. Spiega il Vice Direttore della Banca, Danilo Rivoira: “La Rsa è profondamente sentita non solo da Cherasco e dai suoi abitanti. L’iniziativa che lanciamo fino a fine anno è un segnale concreto di vicinanza e il contributo dei sottoscrittori servirà a sostenere i progetti che permetteranno alla struttura di affrontare le sfide future. L’adesione è aperta a tutti i Soci e clienti della Banca e a chiunque abbia il desiderio di partecipare. È uno dei tanti modi con cui dimostriamo la vicinanza di questa Banca nei confronti del territorio”.
I certificati di deposito prevedono per il primo anno un tasso nominale ridotto al 2% e contemporaneamente la Banca di impegna a versare, in caso di adesione, un ulteriore 0,5% a favore dell’Ospedale. Ancora Olivero: “Il Consiglio di Amministrazione di Banca di Cherasco ha scelto di contribuire all’attività della Casa di riposo soprattutto per la sua funzione sociale e il legame con il territorio dove operiamo da oltre 60 anni. Avevamo fatto nel corso del 2024 un’operazione simile con la casa di riposo Don Rolle di Marene. Anche questa iniziativa mette al centro le persone e le relazioni, prendendosi cura di chi è più debole”.
L’iniziativa è stata presentata questa mattina (giovedì 17 giugno) in una conferenza stampa nella sede della Casa di riposo che, con la sua storica sede, occupa un intero isolato nel centro storico di Cherasco.
Nella foto, la presentazione nel salone della Casa di Riposo: da sinistra Danilo Rivoira, Arturo Cavallo, Giovanni Claudio Olivero e Roberto Astegiano che è il direttore della Casa di riposo.